TODO
BAGLIONI: PRIME IMPRESSIONI
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VERSIÓN ESPAÑOLA
La musica che Claudio Baglioni - da molti
anni a questa parte - va realizzando in Italia (il suo Paese, nel quale è
l’artista più acclamato) ha ormai poco a che vedere con la maggior parte
dei brani contenuti in questo disco, mentre restiamo in attesa che anche i
suoi successi di oggi possano essere rivisti ed adattati per il mercato
spagnolo. In vendita
dal 25 aprile 2005.
Tuttavia va evidenziato come questo "Todo Baglioni" presenti molte fra le
canzoni che lo fecero conoscere in Spagna e nei paesi dell’America latina
negli anni ‘70.
Include inoltre due brani del 1990. E' questa la maniera migliore – e
forse l’unica possibile – di ritornare in pista, con lo scopo di provare a
riprendersi la quota di mercato che il cantautore romano si guadagnò negli
anni ’70 e ’80; queste canzoni, infatti, sono rimaste impresse nella
memoria collettiva del pubblico spagnolo.
"Todo Baglioni", con le canzoni di sempre ma al tempo stesso rinnovate
grazie all’opera di rimissaggio, è caratterizzato
da un suono
impeccabile in ciascuna delle sue 15 tracce (14 brani in lingua spagnola
più uno in italiano), e credo si tratti di un disco
imprescindibile, tanto per i suoi fedeli ammiratori di sempre quanto per
coloro che desiderino iniziare a conoscere la musica di Claudio Baglioni .
I primi due brani sono stati rimissati da Juan Luis Giménez,
componente del gruppo Presuntos Implicados.
Un saluto.
caravan
1. SÁBADO POR LA TARDE (versione 2005)
La
canzone di Claudio più conosciuta dalla maggior parte del pubblico
spagnolo; è stata rimissata nell’occasione da Juan Luis Giménez, che è un
componente del gruppo Presuntos Implicados e dal quale è venuto il
principale impulso alla realizzazione di questo disco antologico.
Il
lavoro di Juan Luis si lascia notare in questa versione del 2005. Il
suono è persino più pulito e limpido rispetto a quello ascoltato
precedentemente in formato digitale. Questo, unitamente all’avere
introdotto nuove ed azzeccate parti di tastiera nonché un finale
strumentale più lungo, conferisce una nuova dimensione ad un brano senza
tempo, del quale ci ha offerto recentemente una sua cover la stessa Sole
Giménez, sorella di Juan Luis e voce dei Presuntos Implicados, come pure
aveva fatto in precedenza Ana Belén.
2. Y TÚ…
(versione 2005)
"Y
tú..." del pari è stata rimissata da Juan Luis
Giménez.
Guadagna parecchi punti, in tal modo, rispetto alla versione di questo
brano che già conoscevamo in formato digitale. Adesso sì, infatti, che si
apprezza una nitidezza di suono come in precedenza non si era mai
ascoltata in questo pezzo. La voce dell’artista romano ci giunge davvero
con chiarezza estrema, imponendosi sulla base musicale, e ciò aiuta
altresì a comprendere la pronuncia di Claudio in alcuni passaggi che in
precedenza si presentavano un po’ dubbi.
Vengono rispettati gli arrangiamenti originali realizzati da Vangelis nel
1974, però al tempo stesso si “scoprono” alcuni suoni che prima
rimanevano “nascosti”; altri poi ne sono stati aggiunti, ed il tutto
conferisce alla favolosa “Y tú…” dell’anno ‘74 un suono molto attuale.
3. PEQUEÑO GRAN AMOR
La
canzone più leggendaria di Claudio in Italia, naturalmente nella sua
versione originale italiana (“Questo piccolo grande amore” è stata
premiata come “La canzone d’amore più bella del secolo XX” da un popolare
sondaggio), non poteva mancare in versione spagnola.
Il
racconto di questa storia d’amore estivo e quasi adolescente continua,
anche al giorno d’oggi, a trasmetterci tutte le qualità che già nel 1972,
a soli 21 anni d’età, il genio romano possedeva come interprete vocale e
come compositore.
Rimissata da Paolo Gianolio, chitarrista e stretto collaboratore di
Claudio, “Pequeño gran amor” presenta, come del resto l’intero disco, un
suono pulito ed impeccabile.
4. AMOR BELLO
Altro brano mitico per i suoi fans di sempre. “Amor bello” è una canzone
che sempre si è trovata, in un certo senso, un po’ nel cono d’ombra di
“Pequeño gran amor”; tuttavia il tempo ha saputo renderle giustizia, e
credo che attualmente questa sia una delle canzoni d’amore di Claudio più
amate ed apprezzate dai suoi affezionati estimatori.
La
“Amor bello” di “Todo Baglioni”, rimissata da Paolo Gianolio, ha un suono
che sembra quello di un vinile nuovo di zecca: piano, voce, basso, archi,
batteria … ciascuno al suo posto ed in favolosa armonia reciproca, e ciò
in un brano che già prima ci era sempre sembrato avere una buona qualità
di suono, e del quale mai avremmo sospettato che presentasse “suoni
nascosti”. Adesso sì che davvero possono apprezzarsi fino in fondo i suoi
arrangiamenti fuori dal comune.
5. CON TODO EL AMOR QUE PUEDO
Un
prezioso racconto, nella stessa linea narrativa di “Pequeño gran amor”. Di
fatto entrambe le canzoni fanno parte, nella loro versione originale, di
un’unica storia, raccontata nell’album-concept “Un pequeño gran amor”. Il
suono conferito a questo brano dal rimissaggio può sembrarci
effettivamente “troppo bello per essere vero”, poiché, ascoltandolo,
riscopriamo davvero l’essenza di una canzone che ha visto crescere la sua
qualità grazie ad una piccola ripulita, e che non può mancare in nessuna
antologia di Claudio, come in effetti non manca nella maggior parte dei
suoi concerti.
6. A MI MODO
Uno dei primi temi autobiografici di Claudio, in questo caso quale filo
conduttore del romanticismo che a quell’epoca pervadeva quasi tutte le sue
canzoni. Gli arrangiamenti originali di Vangelis si colgono qui in tutta
la loro ampiezza, ed i giochi di voce dello stesso Claudio, sovrapposti a
mo’ di coro, del pari si ascoltano in modo molto chiaro, cosa che non
accadeva nelle precedenti versioni di questa canzone.
E’
la prima volta che “A mi modo” viene pubblicata in Spagna, benchè fosse
già uscita in passato in altri Paesi di lingua spagnola, sia con questo
titolo e sia con il titolo “Al modo mío”.
Il
duo chiamato Pimpinela, tempo fa, interpretò una cover di questa canzone.
7. UN POCO MÁS
Benchè praticamente non presenti variazioni rispetto alla versione
originale in spagnolo del 1978, va comunque notato come il suggestivo
brano delle "sirene di navi” esca ora, per la prima volta in assoluto, su
supporto digitale. Il suo ben noto ritmo di sempre, con reminiscenze tra
il jazz ed il reggae, ci regala il predominio di un basso eccezionale,
costantemente sorretto dallo scintillante suono dei piatti e dai cori
dello stesso Claudio. Prezioso l’assolo di sassofono nel finale.
8.SOLO
Il
peculiare "fischio" della versione originale di questo brano, unitamente
al piano ed agli archi, si fanno apprezzare più che mai grazie al
rimissaggio di Paolo Gianolio. Ancor più onore e gloria che in passato,
dunque, vengono tributati ad uno dei brani romantici più spettacolari di
Claudio. Ancora risuonano dentro di noi gli echi della sua recente
versione per sola chitarra acustica, offertaci nel tour “Crescendo”.
9.CUÁNTAS VECES
Una canzone straordinaria, che non cessa di riservarci sorprese tanto dal
vivo quanto in studio. Anche qui incontriamo numerosi riferimenti
autobiografici, che tracciano la strada per la domanda-cardine, rivolta da
Claudio alla “lei” della canzone: Quante volte?
Il
rimissaggio di "Cuántas veces" ci fa riscoprire nuovi suoni, con una
percussione che conferisce, se possibile, ancora più forza alle strofe ed
all’interludio musicale, sempre più ritmici dello stesso
ritornello. Grandioso, ancor più di prima se possibile, è il finale
strumentale, che dura oltre un minuto e mezzo.
10. YO, DEL MAR
“Cucaio viene dal mare. Come l’umanità”, può leggersi nel libretto interno
all’edizione italiana dell’album “Oltre”.
Questa canzone, così come la successiva ("Mañana nunca"), appartenenti
all’album "Oltre" del 1990, già ci avvicinano ad un’epoca più recente
nell’opera di Claudio Baglioni.
In
"Yo, del mar" Claudio descrive, in forma poetica e ricca di metafore, il
mare Tirreno di notte, e lo fa dal "punto di vista" del se stesso
concepito ma non ancora nato, come un’ autobiografia scritta prima di
venire al mondo. Tutta l’intensa carica poetica del brano, con le sue
continue metafore, dà la sensazione di riprodurre il movimento del mare ed
inoltre, a mio avviso, presenta molte similitudini particolari con la
sublime "Mal d'universo" del 1999.
Con la collaborazione del napoletano Pino Daniele (voce e chitarre), di
Paolo Gianolio (chitarra) e di Manu Katché (batteria). Il suono sfiora,
come in tutte le canzoni di “Oltre”, la perfezione.
11. MAÑANA NUNCA
“Ed ecco il cavallo e il suo sangue spagnolo e il lamento flamenco
nell’attesa di un domani che non c’è” .
Se
mescoliamo la voce ed il talento di Claudio Baglioni con la chitarra di
Paco de Lucía, con la batteria di Manu Katché e con le tastiere di Celso
Valli, otterremo per l’appunto questo esempio esplosivo – e dal sapore
flamenco - di pop sinfonico: "Mañana nunca", la storia di una passione
amorosa interminabile che non vedrà il sole di domani. Non c’è bisogno di
ulteriori commenti su uno dei brani- superstar di “Oltre”, che già nella
sua versione originale italiana, "Domani mai", termina con il verso "no
hay mañana" in lingua spagnola.
12.PÓSTER
Altro pezzo da novanta, con un suono che anche in questo caso sembra
preso da un vinile nuovo di zecca. Ascoltare in cuffia a tutto volume
questa "nuova Póster", prestando attenzione alle sue note una per una, ci
potrà trasportare nello stesso viaggio immaginario che sognava di compiere
il protagonista di questa canzone. Sublime.
13.SEÑORA LIA
Curiosa la storia della “Signora Lai”, ribattezzata "Signora Lia" poco
prima di essere incisa per la prima volta. Oltre ad essere un’adultera, la
signora si trovò costretta a cambiare cognome …
Scherzi a parte, “Señora Lia”, la canzone più antica fra tutte quelle
contenute in questo disco, fonda la sua qualità musicale su di una melodia
semplice e su di un racconto carico di immediatezza. La chitarra ed il
violino ben noti, unitamente ad un accattivante ritornello, ci fanno
entrare dritti nella narrazione di una storia che parrebbe avere una
conclusione felice ... o per lo meno adeguata.
14. ¿Y TÚ CÓMO ESTÁS?
E'
questa la prima volta in cui "¿Y tú cómo estás?" viene pubblicata in
Spagna ed in lingua spagnola. La mancanza di omogeneità che caratterizzò
il marketing del LP “E tu come stai?”, del 1978, fece sì che questa
canzone fosse pubblicata in lingua spagnola in molti Paesi salvo il
nostro.
L’emblematica canzone del 1978, che segnò l’esordio di Claudio con la
allora CBS, è una di quelle che vantano il maggior numero di cover
eseguite da altri artisti (Roberto Carlos e Yuri fra gli altri); ora, in
“Todo Baglioni”, questo brano recupera la sua vera essenza.
Sono stati ripresi i suoni originali della versione italiana, eliminando i
cori della prima strofa che esistevano nella versione in lingua spagnola
conosciuta da alcuni di noi. Il risultato è eccellente. Il piano e gli
archi della parte iniziale, così come l’interludio ed il finale,
continuano ad essere perfetti."¿Y tú cómo estás?" rispetta il tema
originale e la malinconia di “E tu come stai?”, riunendo in sé tutta la
forza e l’emozione del Baglioni degli anni ‘70.
Un
10 per un brano che è “Baglioni allo stato puro”.
15. BONUS TRACK: SABATO POMERIGGIO (versione originale)
La
versione originale italiana, contenuta nell’omonimo album del 1975,
differisce da quella del 45 giri, poiché presenta nel finale un piccolo
frammento eseguito al piano ed appartenente al preludio del LP del 1975,
“…Aspettare”.
caravan,
2 maggio 2005
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